L'Artico e le Nuove Vie della Seta


Pubblicazioni Easternational

In un mondo in cui tutto è stato esplorato, l'Artico rappresenta la nuova frontiera. L'area, oltre ad essere ricca di materie prime non ancora scoperte, rappresenta un punto di transito fondamentale per connettere l'Atlantico al Pacifico.

La rotta artica è il corridoio marittimo che connette Europa e Asia passando per le acque artiche russe. E' sempre stata considerata proibitiva ma, a causa dei cambiamenti climatici, avanzamenti tecnologici e ingenti investimenti sarà sempre più rilevante.

E’ cosi importante per due ragioni: consente di tagliare i tempi di percorrenza dal 30% al 50% dall’Europa alla Cina, riducendo quindi proporzionalmente anche i costi, e permette alla Cina di diversificare le proprie rotte della Via della Seta, che è soprattutto marittima, in termini di percentuale di merci trasportate.

La Federazione Russa sta investendo molto sull’apertura di questa rotta. Incaricata della gestione delle infrastrutture vi è il gigante statale dell’energia atomica Rosatom, attraverso la controllata Atomflot, società costruttrice di rompighiaccio nucleari che, entro il 2020, saranno quasi 20, alcune in grado di aprirsi un varco anche tra ghiacci spessi 2 metri. Incaricato di gettare le basi di questa gigantesca impresa infrastrutturale è Dmitry Rogozin, personaggio di primo piano dell'establishment militare russo e ora a capo dell’Agenzia Spaziale, il suo profilo esprime bene l’ampia importanza strategica che questa rotta costituisce per il futuro della Federazione Russa.

I principali punti geografici di riferimento sono i cantieri di San Pietroburgo, a Ovest, e quelli in costruzione a Primorsky Kray, vicino a Vladivostok, nell’estremo Oriente. Uno dei porti più’ importanti è Murmansk, vicino al confine con la Norvegia, la metropoli più a nord del mondo e scalo commerciale di primissimo piano per i minerali, materie prime, risorse ittiche e prodotti chimici.

Un altro snodo fondamentale in costruzione è il porto di Sabetta, nella penisola siberiana di Yamal, dove è ubicata la più grande riserva di gas naturale della Russia, 55 trilioni di mq. Per dare l’idea delle dimensioni, le riserve del Qatar sono stimate in 25 trilioni di mq. Qui si trova un terminal di LNG posseduto dall’azienda russa Novatek, la francese Total e la cinese CNPC.

Per servire questo giacimento Russia, Francia, Cina e Corea si sono attrezzate con navi di ultima generazione, capaci di passare attraverso ghiaccio spesso oltre 2 metri e tenere quindi la rotta aperta tutto l’anno, tra cui la  Christophe de Margerie. Questa è famosa anche per aver che ha consegnato gas norvegese da Hammerfest (in Norvegia) a Boryeong (Corea del Sud) in 19 giorni. Il 30% del tempo in meno rispetto alla tradizionale rotta del Canale di Suez , passando attraverso la rotta artica.

Il commercio russo cresce di un 9% annuo su questa rotta, duplicando in 10 anni (decade 2006-2016) il tonnellaggio transitato.

Se l’export è stato trainato sinora soprattutto dagli idrocarburi, questo sistema di infrastrutture sta giovando grandemente anche al commercio di risorse ittiche, al turismo e al settore agroalimentare dove la Russia, grazie alle sanzioni, ha innovato il proprio sistema di produzione ed è a oggi uno dei massimi esportatori di cereali al mondo, trovandosi cosi in posizione molto favorevole per rifornire i mercati asiatici.

Se le previsioni di crescita dei prossimi anni saranno rispettate, il 9% annuo sarà una cifra estremamente conservativa. Dove risiedono quindi le opportunità per le imprese italiane? Soprattutto nel settore del commercio e dell’impresa. Se è vero che questa rotta potrebbe portare risparmi notevoli alle nostre aziende che esportano, è altrettanto vero che questo gigantesco sistema di infrastrutture affronta sfide altrettanto grandi, che richiedono il know how e la tecnologia che il nostro tessuto imprenditoriale, a partire dal settore marittimo, possiede. Sistemi di navigazione, cantieristica, tecnologia, software, gestione portuale, logistica, ferrovie, macchinari, ricerca e sviluppo sono tutte aree in cui le nostre imprese possono e devono essere in grado di intervenire da protagoniste.


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